I ragazzi del fango.
Ti ho visto tornare a casa sporco di fango fino al collo.
In questa casa asciutta, dove il fango non è entrato, se non attaccato ai tuoi stivali e ai tuoi vestiti.
Ora i tuoi occhi hanno visto il peggio, le tue spalle sono doloranti: studiare è diverso che usare il badile.
Comodo, sul divano, pensi alla mucchia dei divani da buttare, lungo le strade.
Lavo i tuoi stivali e quel fango mi unisce alle persone a cui ha dato tanto danno e mi sento di far parte, un po', del loro dolore.
Se il fango distrugge, il fango può unire.
Grazie ragazzi del fango.